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progetto ATTIVO

STEM-CARE

Un’iniziativa volta a contrastare la  povertà educativa e il divario digitale tra i giovani adolescenti, in particolare nelle aree di Napoli e Torino. Il progetto STEM-CARE propone un modello formativo innovativo, partecipato e coinvolgente, basato sul supporto psicologico e sulle discipline STEM.

Si ringrazia il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per il sostegno al progetto STEM-CARE

 

L’idea del progetto nasce dall’esperienza del proponente Fondazione Eos Onlus e del Consorzio Kairos di Torino in tema di disagio giovanile e sperimentazione delle metodologie formative centrate sulle materie STEM.

Partner di progetto sono anche l’Istituto Comprensivo Statale Foscolo Oberdan di Napoli, L’Istituto Comprensivo Statale Settimo III di Settimo Torinese, l’Associazione FabLab di Napoli, l’Associazione Quore di Torino.

Il monitoraggio e la valutazione sono a cura di AICCON | Research Center.

I territori di riferimento sono la città di Napoli e la città di Settimo Torinese.

I beneficiari sono i giovani adolescenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado, le loro famiglie, i loro insegnanti, e le loro comunità educanti.

Il progetto intende offrire agli istituti scolastici coinvolti strumenti innovativi per contrastare la povertà educativa e colmare il divario digitale a beneficio di ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado (10-14 anni).

L’approccio pedagogico prescelto è orientato alla creatività e all’accettazione di sé stessi attraverso la realizzazione di laboratori STEM su tematiche importanti e di interesse per gli adolescenti, quali, ad esempio,  educazione alimentare, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, stereotipi e body shaming, genere, identità sessuale, cambiamenti del corpo, affettività e utilizzo dei social network e competenze relazionali.

Durante le ore curriculari i laboratori sono gestiti da esperti scientifici e psico-socio-relazionali insieme agli insegnanti delle classi coinvolte; i laboratori pomeridiani sono condotti da esperti STEM.

Grazie alla partecipazione innescata dai laboratori, si vuole facilitare i ragazzi nel riconoscimento delle loro fragilità, divenute sempre più negli ultimi anni – soprattutto a causa della pandemia – causa di abbandono e dispersione scolastica.

Ai Laboratori STEM si affiancano momenti di confronto destinati anche alle famiglie dei ragazzi legati alle tematiche trattate, spazi di ascolto, percorsi psicologici, orientamento alla cittadinanza, momenti di confronto e supporto specificamente dedicati agli insegnanti e workshop per la comunità educante.

 

Allo scopo di restituire e valorizzare l’esperienza sviluppata nell’ambito del progetto è stata realizzata una pubblicazione che ne racconta le fasi principali, il processo di lavoro attivato e gli strumenti messi in campo.
Attraverso questo racconto, si intende non solo documentare ciò che è stato fatto, ma anche condividere quanto emerso in termini di apprendimenti, approcci e metodologie in modo da rendere accessibile e trasferibile l’esperienza, affinché possa essere fonte di ispirazione per altri soggetti e territori interessati a promuovere iniziative simili.

Consulta  e scarica la pubblicazione  Dalla sperimentazione al modello  e l‘Appendice: le schede UTA dei laboratori realizzati a Napoli e a Settimo Torinese come spunto per la replicabilità .