La Fondazione Eos Onlus, in continuità con il consultorio dell’Istituto G. Toniolo, è presente nel territorio di Scampia con uno sportello di segretariato e consulenza sociale, attivo dal 1990 presso la Parrocchia della Resurrezione.
È un servizio di facile accesso che rappresenta un punto di riferimento sul territorio, sia per le famiglie che per gli operatori sociali.
Realizzato in collaborazione con la Caritas interparrocchiale e la Caritas diocesana, lo sportello ha interagito e collaborato negli anni alla costruzione di una rete che coinvolge operatori dei servizi pubblici, del privato sociale, del volontariato. Con il Centro di ascolto del Decanato, coordinato dalle Suore dell’Istituto Palazzolo, si è costruita una significativa collaborazione, attraverso l’accompagnamento formativo dei volontari del territorio.
Gli operatori dello sportello accolgono, ascoltano, decodificano le richieste di intervento, offrendo alle famiglie – soprattutto alle madri in difficoltà – la possibilità di essere orientate e accompagnate ai servizi disponibili sul territorio, a partire dalle consulenze socio-psicologiche offerte dal consultorio della Fondazione Eos Onlus.
Le azioni di accompagnamento sono possibili grazie alle collaborazioni e alla fiducia costruita nel tempo con le famiglie e con i diversi punti della rete, quali i servizi sociali comunali, i servizi sanitari, le parrocchie, le associazioni di volontariato, le forze di polizia, i CAAF, le cooperative sociali, ecc.
La presenza sul territorio ha reso possibile, in questi trent’anni di attività, anche lo sviluppo di progetti e interventi a favore di donne, bambini, famiglie, co-finanziati da risorse pubbliche o private.
Nel corso delle fasi più critiche dell’emergenza pandemica da Covid_19 lo sportello – in stretta collaborazione con la Caritas interparrocchiale, con l’Istituto Palazzolo, con le altre realtà del quartiere, con i servizi sociali territoriali – ha svolto un’importante azione di comunità, finalizzata al sostegno materiale, sociale, educativo e psicologico alle famiglie, soprattutto quelle più esposte e disorientate dalla crisi e dalle incertezze seguite all’esperienza della pandemia.